"...Qui trovammo i nostri cari ad attenderci. Chi erano costoro? Babbo, mamma, fratelli e sorelle; stentai un poco a riconoscerli. Ne trovai dei nuovi, nati durante il nostro esilio..."
"Ricordare avvenimenti e fatti toccati a noi o ad altre persone, è un esercizio della nostra memoria che sviluppiamo a volte a nostro favore, altre volte a danno del nostro prossimo.
Da giovani non sempre c’è qualcosa da ricordare perché il nostro vissuto è stato breve.
I nostri genitori e gli anziani del paese hanno molto da rammentare, perché noi possiamo farne tesoro o almeno ci facciano riflettere.
La mia memoria mi porta agli anni 1936-1945, in un periodo particolare della mia esistenza e dei miei tre fratelli e due sorelle.La Sardegna non bastava più per mandare avanti una bella e numerosa famiglia, perciò mio padre, sottufficiale dell’aviazione, accettò il trasferimento in Africa Settentrionale.
Erano gli ultimi mesi del 1938 quando partimmo per la Libia..."
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